marzia

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Informazioni personali

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operatrice culturale e critico letterario. Vincitrice di numerosi primi premi di poesia. Presidente e membro di giuria letteraria.Collabora per alcune riviste del settore poetico e letterario. Recensionista Per richiesta prefazioni e recensioni scrivere a : apollinaire,mc@libero.it

venerdì 26 febbraio 2010

premio a Bellizzi (salerno)

Messaggio

Da: Alfonso Mariano
A: apollinaire.mc@libero.it
Date: 12/05/08 08:17
Oggetto: R: concorso bellizzi
___________________________________________________
Messaggio:
Preg.ma Sig.ra Marzia Carocci,
le comunico che la giuria del Premio Internazionale Città di Bellizzi le ha
conferito il primo premio ex aequo per la Saggistica - Diritti umani.
Nel complimentarmi per il prestigioso risultato, attendo conferma della sua
venuta, o, in mancanza, di un suo delegato.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 31 maggio 2008, alle ore 18.00
Presso l'Aula consiliare del Comune di Bellizzi, Via Manin 23 - Bellizzi
(SA)
Distinti saluti
Alfonso Mariano

la prefazione di "Parole dell'anima"

Leggetemi l’anima

Ho sempre pensato che la vita debba essere “ascoltata”,ogni istante è degno di attenzione,a volte però ci troviamo a fare i conti con l’altra parte,quella che teniamo al riparo,quella che nascondiamo spesso persino a noi stessi;l’ANIMA,ed è proprio la mia interiorità che in questo libro metto a nudo.
Leggendomi molti penseranno che sono pessimista nei confronti della vita,ma non è così,semmai sono un’ osservatrice attenta e non perdo di vista la realtà,come si suole dire, rimango con i piedi per terra.
Mi ritengo una persona felice e malinconica nello stesso tempo,riconosco la mia fortuna negli affetti,ma non dimentico il fine della vita.
Nella mia esistenza ho avuto ed ho l’amore d’un uomo che ho conosciuto a quindici anni ,mi ha sempre tenuto per mano,con lui non ho mai avuto paura, è l’ancora e la certezza della mia vita,i miei figli sono l’aria che respiro,il terreno dove cammino, il cielo dove volo,l’energia del mio vivere,i miei genitori un abbraccio costante,anche se il tempo mi ha rubato mio padre che ancora m’avvolge l’anima con tenerezza.
L’amicizia per me è forza, è una mano nel buio,è una lacrima asciugata,è la consapevolezza di non essere soli.
Questa sono io,certa che esiste il bello,ma consapevole del male e delle brutture, e forse è proprio per questa certezza che non mi faccio abbracciare dall’illusione ,dallo sperare, dal vedere lontano.
Spesso non sento il calore del sole e non vedo i colori,spesso un sorriso muore sulle mie labbra anche se so vedere dove è la luce cercandone il calore
Nonostante tutto,nonostante le mie paure, credo fermamente che della nostra esistenza dobbiamo prenderne il meglio,senza osteggiare nessuno,senza giochi di forza,senza predominare, mai…,lasciamoci accarezzare l’anima dal bello,dal buono,impariamo a guardarci dentro e scopriremo che gli altri sono in noi,basta volerlo,basta accettarlo,saper ascoltare è assorbire la vita e a volte imparare.
Voi che leggerete i miei dubbi umani,i miei sogni, le angosce,che udrete il canto dei miei pensieri, voi che tra le righe vedrete forse voi stessi, ascoltate le PAROLE DELL’ANIMA,sono quelle che non muoiono mai,sono quelle che vibrano e non toccano terra, l’essenza della vita,ciò che resta di noi,le parole dell’anima è musica del cuore.

marzia carocci



Marzia carocci

il respiro del silenzio

Il respiro del silenzio

Lancio sassi nel vuoto
per sentire l'eco d'un suono
qui, dove il silenzio racchiude severo
il segreto del tempo.
Tracce d'essenze vitali
di chi è ormai svanito
nei giorni perduti
senza lacrime o fiori
sulla terra che attende
e che cela l'arcano mistero.

Marzia Carocci

una promessa

UNA PROMESSA


Sarà stato il vento
che ci donò le ali
e folle s’innalzò
su questo nostro amore,
orme decise,forti nel tempo
quei passi sopra i passi
che non fermammo mai.

Sarà stato il sole
a illuminare i giorni
che luce ci donò
nell’ombra della notte,
e notte non fu mai,
nei sogni che sperammo
protagonisti noi
su strade senza fine.

Sarà quella certezza
che ci legò le mani
per camminare insieme
in questa nostra vita
d’amore e di promessa
che adesso ci appartiene
e ci farà volare
su brezze d’infinito.


MARZIA CAROCCI

invito

“ROMANZO FAMIGLIARE”

Sabato 16 gennaio 2010 alle ore 16:00

Presso la Sala del Consiglio
In via delle Torri “Villa Vogel”(Consiglio del quartiere 4)
Si svolgerà un incontro con “Gli scrittori dell’anima”

Poesie e dibattiti sulla famiglia
Gli autori che presenteranno i loro testi:
Emanuela Agostinetti –Gennaro Battiloro –Andrea Berti –Marzia Carocci –Grazia Finocchiaro –Flora Gelli –Patrizia Mattoni

mercoledì 24 febbraio 2010

li chiameranno eroi

Li chiameranno eroi


Li chiameranno eroi
quei giovani soldati
i figli senza tempo
tra spari e sogni spenti
attesi dalle madri
che sgranano rosai
con lacrime su Croci
arrugginite e stanche.
Non vi saranno i vinti
nemmeno i vincitori
ma uomini che uomini
non lo saranno mai.
Li chiameranno eroi
che sparano rabbiosi
su altri figli attesi
da mamme di cemento
e spari,e spari ancora
nei giorni senza aurore
e odio,odio infame
nel pianto degli arresi
e corpi,corpi inermi
su terre senza fiori
ma lettere alle madri
che parlano d’eroi,
d’eroi con la medaglia,
ma senza più ritorno.

Marzia carocci

i miei sogni di ieri

I MIEI SOGNI DI IERI


Nei silenzi delle notti più chiare,
bianca luna mi regali i riflessi,
calda luce sui muri d’intorno,
tra le coltri oso ancora sognare.

I miei giorni d’infante rammento,
quella nonna,i miei giochi,le fate,
quegli ’istanti odorosi di tigli
e castagne nel fuoco bruciate.

I Natali vissuti,,
quegli affetti sbiaditi
i miei Angeli stanchi,
dove sono finiti?

Sui deserti di spazi perduti,
sulle onde dei mari in tempesta,
nella nicchia del tempo che indugia,
fra le dune scavate dal vento.

Cerco il sogno che schiuda le membra
e mi prono al dirupo del tempo,
lui presente ed infame mi sceglie,
nel suo lento fluire m’inghiotte!

MARZIA CAROCCI

ai miei figli

AMORE IMMORTALE (ai miei figli)




Sono tua madre,non sempre giusta
ma di sicuro ho questo amore
non ho carriera,sono imperfetta
e la mia vita è in tua funzione.

Quando fai tardi,al tuo rientro,
fingo che dormo,non fò rumore
ma il cuore in petto,forte mi batte
fino al tuo arrivo per poi dormire.

Ogni tuo sguardo,ogni respiro
per me non hanno alcun segreto
solo nel modo,come ti muovi
comprendo il moto dei tuoi pensieri.

Scusa se a volte insisto troppo
se dal tuo tempo rubo un istante
se dei tuoi giorni voglio sapere
e dei tuoi sogni oso sperare.

Passa il mio tempo,scorrono gli anni
ti penso ancora nella tua culla
la tua manina,stretta alla mia,
le mie attenzioni e i dubbi tuoi.

Non sarà il tempo,trascorso e andato
che arresterà questo mio amore
e forte e immenso starà a il tuo passo
anche se il mio sarà più lento.

E quando un giorno,mi fermerò,
tu guarda in alto,là fra le stelle,
rivivi e senti quella mia mano
che dalla tua mai se ne andrà.

Marzia carocci

donna sarò

Donna sarò



Ancora mi celo
nel ritrovato verso,
con i pensieri emersi
dai più profondi abissi,
e scriverò di me
parole al vento,
nel lento reflusso
del tempo che m’avvolge,
m’inventerò colori stesi mai
e affrescherò il cielo
d’arcobaleni rosa.
Qui donna sarò,
dove il vento aliterà
su nuovi fiori,
e spazierò col cuore,
tra gl’insonni respiri dell’anima,
nell’attesa d’ali vibrate,
di voli sperati,
dove forte sarò
nel vortice infinito
del tempo liberato.



Marzia Carocci

lettera a un clown

Lettera a un clown

A te che sei un artista
e fingi nella scena,
che canti della vita
e delle ilarità,
ma hai quegli occhi tristi
mentre la voce trema
cercando amor fra noi
eludi la realtà.

Quanto deve costarti
amico mio
ridere e scherzare
anche se piangi
nell’intimo silenzio del cuor tuo
tanti saranno i sogni
che rimpiangi!

Dolce illusione
grazie per quei giorni
e per quelli che dovran venire,
tu c’hai insegnato che ci sono i sogni
e quanto sia la vita un po’ morire.

Or ti saluto amico del mio tempo,
grazie per quei sorrisi che mi hai dato,
tutto se n’è andato con il vento,
soltanto quel ricordo m’è restato.

Marzia carocci

l'eredità del tempo

L’eredità del tempo


Solchi nel mio viso,
graffi del tempo,
su di essi la mia storia
lievi,come ragnatele su marmo
profondi,come i letti dei fiumi.
Lacrime,
nel requiem del tempo che muore
scendono esangui e leste
fra le dune scavate ,del mio volto stanco.

Marzia carocci

io e il mare

IO E IL MARE

Orme sulla rena molla,
passi lenti,del mio cammino,
nel quieto silenzio il mare impetra
parole d’onde, su scogli eterni.

Eco viandante il mio respiro denso,
nell’aria fredda aleggia,
soffio vitale ch’è vita
fatato è lo sciacquio d’intorno.

Il lesto imbrunire,cancella le ombre,
simbiosi nel buio,
quell’ala di nube ,tra i graffiti del cielo,
è il mio Angelo stanco,

m’inebrio ,quando il mare di notte
inghiotte le onde
e piano,timorosa annego col cuore
ma sirena in solitudine riemergo.

Marzia carocci

i giardini di maggio

I GIARDINI DI MAGGIO



In un maggio di parchi perduti,
dove i bimbi credon morte le fate,
e aquiloni,sparvieri del cielo, non volano più.
La,dove l’aria è serena
le farfalle hanno spento i colori
tra gli steli dell’erba siringhe,
troppi pianti e lamenti…
su fiori e pansè.
Ed è maggio sulle rose sbocciate,
dai profumi ignorati,
dagli sguardi ormai elusi,
tele bianche virginee
di pittori delusi.
Sulle panche tarlate dal tempo impietoso
vecchi stanchi e avvizziti
tra respiri ed affanni
con in mente gli olezzi
dei tempi remoti
e nel niente perduti.
Il mio maggio nel cuore
lo ricordo lontano,
gambe leste sui campi
e campanule d’oro…
Ora mesta,tradita,
da quel tempo remoto,
margherite raccolgo strette al pugno serrato,
non le lascio andar via,
consapevole e stanca
nell’eclissi d’un maggio
col sorriso che muore!!…

marzia carocci

e non resta che il niente

E non resta che il niente


Passi incerti, ed incerto è il cammino
quando il cuore rallenta la corsa
e la mente si prona ai ricordi
di quel tempo, ormai fragile e stanco.


Nelle lacrime calde e incolori,
i tuoi sogni ora maceri e stagni,
se ne vanno su quei volti fantasmi,
prigionieri di foto ingiallite.


Una musica accende i ricordi,
quei suoi occhi d’amore perduti,
brucia forte quel graffio nel cuore,
che risveglia il tuo mesto tormento

La panchina, ora è meta del giorno,
pochi passi,il bastone e il giornale
poi la mente s’arrende e sorvola
sui giardini d’un tempo remoto.

È impietoso il passare degli anni,
ci regala,promette e poi toglie
ed in mano non resta che il niente,
solo polvere ignara, e l’infame fluire del tempo!

Marzia carocci

di nuovo riprovo

Come l’onda che s’infrange
sullo scoglio troppo ostile
così è la vita mia
che a decollar ci prova,
resto attonita,
inerte
quando respinta al margine ritorno
per ritentare ancora
un altro volo.

Marzia carocci

confesso

Confesso


Nelle mani mie,tremule e incerte,
ruvida la penna sul virgineo foglio indugia,
che sia fuggita lesta la poesia
dal cuore stanco mio tra lacci e spine?.

Tutto incrudisce quando hai il vuoto dentro
e i tarli sfidano l’implodere di tanta irrequietezza,
di roseo nulla,
i sogni miei sul rudere sublime del mio tempo.

Trascino giorni cari impressi e persi
per non lasciarli ai margini del cuore,
canto consunte angosce a chi m’ascolta attento
scrivendo il distillato tempo a me dovuto,
l’eredità d’un anima vi dono
tra righi e inchiostro nero mi confesso!!

Marzia carocci

è quasi notte

E quasi notte


È quasi notte,
lento s’impiglia il mio passo lieve,
sulle punte erra il silenzio
nella stanza in ombra,
dove,nella quiete
cedo alla malinconia
di ricordi ormai logori e stagni.
Pese le mie membra,
ghiotte di sogni e voli
si schiudono all’incanto
e alla dissolvenza della realtà;
io,sepolta sotto le caldi coltri,
nella clausura del mio riposo,
già volo al di la delle nuvole…


marzia carocci

a mio padre

A mio padre


Vorrei essere nel turbinio del vento
dall’effluvio di gelso,
planare sopra smerli di nubi
e intarsiare rabbiosamente il cielo
con i graffi dell’anima mia,
far brandelli del tempo che fu tuo padre
e poi non più.
Vorrei essere in bilico
sul filo dell’orizzonte
e poi smottare giù,sopra un mare gonfio,
vi sia tempesta,
dove il sale secchi le mie orbite stanche
di lacrime rosa perenni al tuo ricordo.
Vorrei il rimbombo dei tuoni,l’ululare del vento
un esplosione di suoni
che squarci il silenzio
per gridare il DOLORE,
il mio urlo d’AMORE,il mio pianto sofferto
che tu,lontano dal tempo,
non udrai padre!:



marzia carocci

attimo

ATTIMO

Ombre su specchi
dai lividi incanti
dove muore riflessa una parte di me,
ironico il mio sguardo…
nel silenzio assordante
resta sospesa
l’evanescenza d’un pensiero
che scivola via sul vetro
come fresca rugiada.

Marzia carocci

l'ultimo volo

L’ultimo volo


Eri riverso sopra il pavimento,
vent’anni,eppur già vecchio mi sembravi,
con l’ago hai dato fine al tuo tormento,
per il vuoto che sentivi ti drogavi.

Urla strazianti e pianti disperati
di quella donna che ti mise al mondo
gli anni a venir per lei sono perduti
ti dette amore e bene più profondo.

Eri un ragazzo pieno dei suoi sogni,
l’insicurezza ha fatto tutto il resto
e non ci sarà lacrima che bagni,
la vita hai cancellato con un gesto.

Non posso darti colpa dell’errore,
è stato tutto il mondo a farti fuori,
non hanno letto dentro quell’amore,
dell’egoismo tutti vanno fieri.

t‘hanno coperto adesso col lenzuolo,
fingendo pena,rabbia e delusione,
t’accingi a far così l’ultimo volo,
un solo pianto sarà la tua canzone.

Marzia carocci

il baule dei sogni

Il baule dei sogni


Chissà dove sono finiti
i miei giochi dei giorni passati,
quella trottola rossa di latta
o la bambola cieca di pezza

sul cavallo ho avviato i viaggi,
fantasie di sentieri lontani,
dondolava e lo vedevo destriero
un compagno di voli incantati.

Nell’infanzia di favole antiche
quella nonna, dalle mani rugose,
la sua voce, coi miei giochi è sparita,
se n’è andata con loro,lontano.

Ora vivo i nostalgici giorni,
fantasia d’una donna cresciuta
che ricerca nei sogni il suo tempo
la bambina e i suoi istanti perduti

Forse un giorno,alla fine del viaggio
troverò quel baule invecchiato,
una trottola rossa di latta,
una bambola cieca di pezza
quella voce di nonna che canta
ninnananne del tempo che fu.


Marzia carocci

Di poesia ho vissuto

Ultimo mio libro uscito per la casa editrice "carta e penna"
Racconti realmente accaduti seguiti dalla poesia che è nata da alcuni di questi episodi.

Perche "DI POESIA HO VISSUTO"? perchè è grazie alla poesia che ho visto gli altri colori della vita,grazie al mio esternare ,sono riuscita a tirare fuori da me la parte che aveva bisogno di volare..
Di poesia vivrò, perchè non potrei farne a meno...


Marzia

PAROLE DELL'ANIMA

PAROLE DELL'ANIMA

introspezioni

introspezioni

presentazione al Palagio di parte guelfa

presentazione al Palagio di parte guelfa

Con il presidente Bongiovanni e Mara faggioli

Con il presidente Bongiovanni e Mara faggioli
Con il presidente Bongiovanni e Mara faggioli alla quale ho presentato il libro che ha ricevuto il "Fiorino d'oreo"

Lastra a Signa "Fondazione Caruso"

Lastra a Signa "Fondazione Caruso"

donne allo specchio recital

donne allo specchio  recital
teatro di San Quirico