A mio padre
Vorrei essere nel turbinio del vento
dall’effluvio di gelso,
planare sopra smerli di nubi
e intarsiare rabbiosamente il cielo
con i graffi dell’anima mia,
far brandelli del tempo che fu tuo padre
e poi non più.
Vorrei essere in bilico
sul filo dell’orizzonte
e poi smottare giù,sopra un mare gonfio,
vi sia tempesta,
dove il sale secchi le mie orbite stanche
di lacrime rosa perenni al tuo ricordo.
Vorrei il rimbombo dei tuoni,l’ululare del vento
un esplosione di suoni
che squarci il silenzio
per gridare il DOLORE,
il mio urlo d’AMORE,il mio pianto sofferto
che tu,lontano dal tempo,
non udrai padre!:
marzia carocci
marzia
Informazioni personali
- marzia carocci
- operatrice culturale e critico letterario. Vincitrice di numerosi primi premi di poesia. Presidente e membro di giuria letteraria.Collabora per alcune riviste del settore poetico e letterario. Recensionista Per richiesta prefazioni e recensioni scrivere a : apollinaire,mc@libero.it
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Di poesia ho vissuto
Ultimo mio libro uscito per la casa editrice "carta e penna"
Racconti realmente accaduti seguiti dalla poesia che è nata da alcuni di questi episodi.
Perche "DI POESIA HO VISSUTO"? perchè è grazie alla poesia che ho visto gli altri colori della vita,grazie al mio esternare ,sono riuscita a tirare fuori da me la parte che aveva bisogno di volare..
Di poesia vivrò, perchè non potrei farne a meno...
Marzia
Racconti realmente accaduti seguiti dalla poesia che è nata da alcuni di questi episodi.
Perche "DI POESIA HO VISSUTO"? perchè è grazie alla poesia che ho visto gli altri colori della vita,grazie al mio esternare ,sono riuscita a tirare fuori da me la parte che aveva bisogno di volare..
Di poesia vivrò, perchè non potrei farne a meno...
Marzia
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